saec. VI
Di Antimo, autore del trattatello di dietetica De observatione ciborum, si sa ben poco; per primo provò a ricostruirne l’identità Valentin Rose nell’introduzione all’editio princeps dell’opera (1870), arrivando ad identificarlo con l’omonimo medico bizantino attivo a Ravenna presso la corte del re ostrogoto Teodorico il Grande, e si è generalmente concordi con questa identificazione (cf. PLRE, s.v. Anthimus 3, vol. II, p. 100; Der Neue Pauly, s.v. Anthimos [1], vol. 1, col. 733; più recentemente l’indagine sull’origine greco-bizantina di Anthimus è stata estesa anche a fonti epigrafiche, cf. Paolucci 2002, p. 7 sgg.). [Paola Tempone]