non post saec. V
Il breve testo stampato da Keil (GL 5.547-54) sotto la voce Aspri grammatici ars (una leggera variazione nell'incipit in uno dei due manoscritti da lui citati) non ha certamente nulla a che fare con il grammatico di II secolo Aemilius Asper (come recita l'intestazione nel secondo ms. di Keil). È una versione molto scarna di un'ars grammatica che definisce brevemente il concetto di ars, quindi littera, syllaba e pedes (quindi la seconda, terza e quarta sezione dell' Ars maior di Donato, omettendo la prima, vox) prima di riprendere le partes orationis nell'ordine stabilito da Donato (nomen, pronomen, verbum, adverbium, participium, coniunctio, praeposition, interiectio). A parte il fatto che è evidentemente dipendente da Donatus e posteriore, non si può dire altro sull'ambiente in cui fu scritto. [R. Kaster. Trad. R. Tabacco]