saec. V (dub.)
Agostino nasce a Tagaste, in Numidia, ora Souk Haras, in Algeria, nel 354 d. C., da padre pagàno, di cui parla poco nei suoi scritti (e il cui nome, Patrizio, spesso è ancor oggi taciuto nelle storie letterarie), e da madre cristiana, Monica, che lo educa secondo la sua religione. Studia a Tagaste, Madaura - patria di Apuleio - Cartagine. Diventa professore di retorica prima a Tagaste e Cartagine, e poi, in Italia, a Roma e Milano. La gioventù di Agostino è segnata dalla lettura dell'Hortensius di Cicerone e dalla constatazione dell'irrimediabile inferiorità stilistica del testo biblico, che determina in lui una forte crisi. A vent'anni aderisce al manicheismo, per tornare, dopo nove anni, grazie alla predicazione di Ambrogio e all'accostamento al neoplatonismo, all'ortodossia.
Il 387 è l'anno del battesimo. Per problemi di salute si ritira, con amici, Monica e figlio, a Cassiciaco (forse Cassago, in Brianza), per poi tornare in Africa nel 387; durante il viaggio di ritorno muore Monica. Nel 391 diviene sacerdote e nel 396 vescovo di Ippona. Muore nel 430, dopo aver vissuto le tragiche vicende del sacco di Roma e mentre Ippona è assediata dai Vandali.
Agostino, pilastro del pensiero occidentale, fu scrittore prolificissimo, e numerose sono anche le opere spurie a lui attribuite. Gli sono ascrivibili direttamente almeno duecento opere (ma, a seconda di che cosa si intende per "opera", essendo molte di queste composte di vari trattatelli, il numero può facilmente moltiplicarsi); escludendo le lettere e i trattati, i libri che Agostino stesso recensì e ordinò cronologicamente sono 232 distribuiti in 94 opere.
Tradizionalmente si dividono in:
1) Dialoghi di Cassiciaco (es: Contra Academicos, Soliloquia, De Immortalitate animi).
2) Testi africani prima dell'episcopato (es. De musica, De Genesi contra Manichaeos, De magistro)
3) Opere episcopali, fra cui spiccano le Confessiones e il De civitate dei.
È possibile anche disporli secondo una tassonomia tipologica [Marin 1987]:
1) Scritti filosofici (es. De grammatica, De musica)
2) Scritti apologetici (es. De civitate Dei, De vera religione, De utilitate credendi)
3) Scritti dottrinali (es. De trinitate, De fide et symbolo, De diversis quaestionibus).
4) Scritti ascetici e morali (es. De opere monachorum, De sancta virginitate, De mendacio).
5) Scritti polemici (es. Contra epistulam Manichaei quam vocant fundamentum, Contra Faustum, Psalmus contra partem Donati),
6) Scritti esegetici (es. De Genesi ad litteram, Enarrationes in Psalmos, De doctrina Christiana).
7) Sermoni (oltre 500) ed epistole (circa 300). [M. Manca]