saec. V-VI
Al mitografo Fulgenzio (circa 480 d. C. - metà VI sec.) sono attribuiti i Mythologiarum libri, la Virgiliana continentia, l'Expositio sermonum antiquorum, il De Aetatibus mundi et hominis. Sicuramente spurio è il trattatello allegorico Super Thebaiden (Manca 2002).
Da elementi linguistici e cenni nell'opera, nonché per l'onomastica dell'autore e per i dedicatari delle opere, l'autore è con ogni probabilità africano. Benché non venga esplicitato, il corpus fulgenziano sembra ricondurre a una figura di grammaticus, forse anche avvocato, vissuto nell'Africa vandalica (Manca 2015) fra quinto e sesto secolo.
Poiché Fulgenzio è anche il nome di un vescovo di Ruspe, il mitografo è stato spesso identificato con esso e la sua produzione attribuita alla fase giovanile dell’omonimo. L'ipotesi unitarista è oggi in forte declino (Isola), sia per ragioni di forte differenza stilistica, sia perché la biografia del Ruspense risulterebbe incoerente (per esempio, la sua nota conoscenza del greco, che nel Mitografo risulta piuttosto rudimentale). Fulgenzio ebbe grande successo in età medievale come vettore della cultura greca, ormai inaccessibile in lingua originale. [M. Manca]