saec. IV
Scarse sono le informazioni in nostro possesso sulla vita di un Hegesippus historicus quale presunto autore del rifacimento cristiano in lingua latina del Bellum Iudaicum di Giuseppe Flavio. La paternità dell'opera è controversa già a partire dalle Institutiones di Cassiodoro (I, 17, 1), il quale oscilla nell’attribuirla ad Ambrogio, Gerolamo e Rufino; anche un filone della tradizione manoscritta fa coincidere Egesippo con Ambrogio, ipotesi seguita da Ussani. Il nome Hegesippus, con cui questo autore fu noto in tutto l'Alto Medioevo, sembrerebbe una cattiva lettura di Iosephus passato attraverso il greco Iosepos / Iosippus. Dal punto di vista cronologico costituisce un terminus post quem la data di fondazione di Costantinopoli (330 d.C.), città ricordata dall’autore in III, 5, 2, mentre il terminus ante quem, generalmente fissato nel 430 d.C., è dibattuto. Le frequenti citazioni scritturali denunciano una solida cultura biblica da parte dell’autore, cui inoltre si accompagna una notevole conoscenza dei classici, che spazia da poeti come Orazio, Ovidio, Marziale, Seneca tragico a prosatori quali Tacito, Livio, Valerio Massimo. Egesippo non conosceva la lingua ebraica e le sue citazioni delle Sacre Scritture sono mediate da fonti ebraico-ellenistiche. Nel prologo del Bellum Iudaicum l’autore stesso riporta di avere composto in precedenza quattuor libros Regnorum. (E. Della Calce – S. Mollea)