saec. IV
Su questa figura di retore le notizie sono pressoché inesistenti. Un’epigrafe di Atripalda (Avellino) CIL 10, 1125 = Dessau, Inscriptiones Latinae selectae 2942 si riferisce a un Gaio Giulio Rufiniano Ablabio Taziano vir clarissimus, ex console e governatore di varie province in età post-costantiniana, figlio di un Rufinianus orator, che Mommsen identificava con il retore Rufiniano. Se le cose stessero così, Giulio Rufiniano potrebbe collocarsi fra la seconda metà del III secolo e la prima del IV e parrebbe aver avuto un rango rilevante; nessun legame sembra esistere tra il nostro autore e il Caius Iulius Rufinianus nominato nell’epigrafe CIL 8, 26949 di Dougga (Thugga), nell’attuale Tunisia, del quale si dà la notizia della morte a 76 anni. La notizia che premette alla sua opera lo pone dopo Aquila Romano, convenzionalmente collocato nel III secolo d.C.: hactenus Aquila Romanus ex Alexandro Numenio: exinde ab eo praeteritas, aliis quidem proditas, subtexuimus. Sotto il suo nome ci sono giunte tre operette, il De figuris sententiarum et elcutionis, il De schematis lexeos e il De schematis dianoeas [A. Balbo]