saec. V (sec.)
Tutto ciò che sappiamo di Marziano Capella deriva dagli accenni autobiografici contenuti nel De nuptiis e dalle sottoscrizioni dei manoscritti. Per quanto riguarda il nome, la sequenza Martianus Minnaeus Felix Capella è tramandata dalle subscriptiones, mentre dall’opera si ricava solo Felix (VI, 576; VIII; 806) o Felix Capella (IX, 999). Dalle sottoscrizioni medesime ricaviamo anche che egli proveniva Cartagine (Afer Carthaginiensis; a IX, 997 Marziano si definisce alumnus beatae urbis Elissae), mentre indizi interni (III, 577; IX, 999) suggeriscono che Marziano svolse la professione di avvocato.
Il De nuptiis fu composto dopo Porfirio (233/234-305) e Giamblico (250-330 circa), autori utilizzati da Marziano, e prima di Cassiodoro (485-580 circa), che conobbe il testo, ma non poté consultarlo (Cass. Inst. II, 3, 20: audivimus etiam Felicem Capellam aliqua de disciplinis scripsisse deflorata, ne talibus litteris fratrum simplicitas linqueretur ignara; quae tamen ad manus nostras adhuc minime pervenire potuerunt). Si aggiunga come terminus ante quem la subscriptio alla fine del primo libro, che, conservata da un certo numero di manoscritti, testimonia il lavoro di collazione ed emendazione sul testo condotto a Roma da Securus Melior Felix e dal suo discepolo Deuterius (Securus Melior Felix, vir spectabilis comes, consistorianus, rhetor Vrbis Romae, ex mendosissimis exemplaribus emendabam contra legente Deuterio, scolastico, discipulo meo, Romae, ad portam Capenam, consulatu Paulini, viri carissimi, sub V nonarum Martiarum, Christo adiuuante). La sottoscrizione è stata datata tra il 498 (Cameron 1986) e il 528-534 (Préaux 1975).
Un elemento che permette di precisare il terminus ante quem è contenuto in un verso della chiusa dell’opera (IX, 999, 8: proconsolari vero dantem culmini). Secondo Schievenin (2009), il proconsulare culmen è la collina di Byrsa a Cartagine, su cui era collocata la sede del proconsole d’Africa. L’ultimo proconsole romano data al 429, quando giunsero in Africa i Vandali, il cui re dal 439 si stabilì sulla collina di Byrsa. Perciò oggi la maggior parte degli studiosi propende per datare la composizione dell’opera all’inizio del V secolo.
Una datazione più bassa, intorno al 470 (Shanzer 1986), non sarebbe conciliabile con la data della subscriptio proposta da Cameron, perché bisognerebbe supporre almeno alcuni decenni per arrivare ad un tale deterioramento del testo, quale è testimoniato dalla sottoscrizione di Securus Felix (Cameron 1986; Cristante 2008). [G. Cattaneo]