saec. III-IV
Siculo Flacco è uno dei cosiddetti gromatici ueteres la cui opera, De condicionibus agrorum, è stata tramandata come parte del Corpus agrimensorum Romanorum. Dalla lettura diretta del testo di Flacco si evince non soltanto che l’autore aveva esperienza professionale nell’ambito dell’agrimensura, ma anche che conosceva bene i trattati agrimensori scritti da Frontino e da Igino, anch’essi raccolti nel Corpus agrimensorum Romanorum. Flacco predilige l’opera di Igino come fonte e da essa ricava abbondante materiale che viene riproposto nel De condicionibus agrorum.
La figura di Siculo Flacco aveva tradizionalmente resistito a qualsiasi tentativo di definizione cronologica precisa, ma recentemente, sulla base di alcuni indizi presenti nel testo, è stata ipotizzata una datazione fra il 292 e il 312 d.C. Esiste consenso nel localizzare l’attività di Flacco in ambito italico, come invita a pensare la dichiarazione dell’autore di conoscenza diretta dei territori di Pesaro, Nola e Benevento. [D. Paniagua]