Q. Aurelii Symmachi quae supersunt, edidit O. Seeck, Berolini 1883 (Monumenta Germaniae Historica, Auctores Antiquissimi VI, 1)
Anche se di natura oratoria, i frammenti di Quinto Aurelio Simmaco sono distinti dalle orazioni da Otto Seeck e sono collocati nella prima parte del sesto tomo dei Monumenta Germaniae Historica. Essi consistono in due brani citati da Arusiano Messio tratti da un discorso, presumibilmente celebrativo, indirizzato all’imperatore Teodosio (e quindi risalente agli ultimi anni di vita di Simmaco, a differenza delle orazioni, appartenenti alla fase iniziale della carriera politica del senatore), in un frammento di un excerptum dell’epistolario stesso di Simmaco (4, 28) che Seeck collega ad una oratio de censura non restituenda, e, infine, in alcune lapidarie sententiae, pienamente coerenti con lo stile di Simmaco e riportate da autori come Cassiodoro (che lo definisce facundissimus) e Sidonio Apollinare. [V. Del Core]