Edizione di riferimento:
Grammatici Latini, V. Artium scriptores minores. Cledonius, Pompeius, Iulianus etc., ex recensione H. Keilii, Hildesheim 1961, 547-554 (reprografischer Nachdruck der Ausgabe Leipzig 1868).
L’Ars grammatica attribuita dalla tradizione manoscritta ad Aspro è un breve testo di origine e datazione incerta: le ipotesi sulla datazione oscillano fra il secondo/terzo secolo (Law 2003: 66) e il quinto (Zetzel 2018: 282, secondo il quale l’opera sarebbe basata su Donato ma rivelerebbe la conoscenza di Vittorino); quanto all’autore, si esclude che possa essere il famoso Emilio Aspro, grammatico e commentatore del secondo secolo. Dopo una succinta definizione di ars, il testo copre gli argomenti di littera, syllaba e pedes, per poi trattare le parti del discorso: nome, pronome, verbo, avverbio, participio, congiunzione, preposizione e interiezione. Gli esempi grammaticali sono tratti da Virgilio. L’opera è trasmessa da due manoscritti carolingi (Angers 493; Napoli IV A 34) e cinque umanistici (Baltimora W. 372; Città del Vaticano, Reg. lat. 1818, Vat. lat. 1491 e Vat. lat. 1492; Gotha Chart. A. 717). [T. Mari]