Edizione di riferimento:
Chronographus anni CCCLIIII, in Monumenta Germaniae Historica, auctorum antiquissimorum tomus IX, Chronicorum minorum saec. IV. V. VI. VII., vol. I, ed. Th. Mommsen, Berolini 1892, pp 39-76.
Il Chronographus o Codice-calendario del 354 è una raccolta di testi di diversa natura (calendari, testi astronomici, fasti, liste di deposizioni, cronache) che, prima di confluire in un’unica opera intorno all’anno 354, conoscevano a Roma tradizioni e circolazione autonome. A raccogliere questo materiale fu il calligrafo Furio Dionisio Filocalo (vedi scheda autore), che dedicò il suo lavoro al ricco cristiano Valentino.
Secondo la Salzman (1990, pp. 24-25), la raccolta può essere ripartita in sedici sezioni. Va tenuto presente che, siccome nessun manoscritto riporta il Codice-calendario nella sua interezza, l’elenco proposto risulta dal tentativo di ricostruzione dell’originale sulla base della collazione dei codici contenenti le diverse sezioni (Salzman 1990, pp. 249-268):
I. Dedica a Valentino.
II. Rappresentazione della Tyche delle principali città
dell’Impero (Roma, Costantinopoli, Alessandria,
Treviri).
III. Dedica all’imperatore e lista di Natales Caesarum.
IV. I sette pianeti con le rispettive leggende.
V. Effectus XII Signorum. I dodici segni dello zodiaco e
le loro peculiarità.
VI. Calendario con testi e illustrazioni per ogni mese.
VII. Ritratti dei consoli.
VIII. Lista dei consoli dal 508 a. C. al 354 d. C..
IX. Ciclo pasquale dal 312 al 358 d. C. con una previsione
fino al 410.
X. Lista dei prefetti urbani di Roma dal 254 al 354 d. C.
XI. Deposizioni dei vescovi di Roma, dal 255 al 352 d. C.
XII. Deposizioni dei martiri.
XIII. Lista dei vescovi di Roma, da Pietro fino a Liberio,
in carica dal 352.
XIV. Notitia. Descrizione delle quattordici regioni della città
di Roma [probabilmente quest’opera non faceva parte
della raccolta originale].
XV. Liber Generationis. Cronaca universale dalla creazione
del mondo al 334 d. C. [probabilmente quest’opera non
faceva parte della raccolta originale].
XVI. Chronica urbis Romae. Storia della città di Roma dalle
origini al 324 d. C.
Il Chronographus può essere inoltre suddiviso in due parti: la prima (sezioni I-VII) è riccamente illustrata, si occupa di tradizioni e motivi schiettamente pagani e non lascia spazio a tematiche cristiane; nella seconda (sezioni VIII-XVI), non illustrata, i riferimenti alla religione pagana sono quasi del tutto assenti.
La datazione è stata oggetto di discussioni, ma, dopo il contributo di Stern (1953, pp. 42-45), gli studiosi sono ora concordi nel collocare la confezione del Codice-calendario nell’anno 354. Secondo Stern, fu realizzato sotto Costanzo II (337-361) - definito Dominus Noster nella lista dei Natales Caesarum -, che divenne l’unico Augustus dopo l’assassinio di Costante (11 gennaio 351) e la fine della guerra contro Magnenzio (agosto 353). Le sezioni non illustrate permettono una datazione più precisa. Le liste dei consoli, dei prefetti urbani e dei vescovi di Roma fissano l’ultima fase della realizzazione del Codice-calendario all’anno 354 d. C. Il fatto che la terza sezione si apra con una dedica agli Augusti (saluis Augustis) non entra in conflitto con questa proposta, giacché ritroviamo la stessa titolatura su monete e medaglioni prodotti tra il 352 e il 354 su cui sono raffigurati Costanzo e uno dei due Cesari, Costanzo Gallo e Giuliano.
Mommsen fondò la propria edizione sul cod. Vindobonensis 3416, copiato intorno al 1500-1510 da un codice Luxemburgensis, scoperto e descritto da Nicholas-Claude Fabri de Peiresc nel 1620 e scomparso alla sua morte (1637). [G. Cattaneo]