Edizione di riferimmento:
Rhetores Latini Minores, ex codicibus maximam partem primum adhibitis emendabat Carolus Halm, Lipsiae 1863, 561-563 (Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana)
Il breve trattato condensa le istruzioni relative all’esercizio di raffigurazione del carattere e del profilo etico di un personaggio (561, 2-3 – 562, 9 Halm). Pirovano (2008, 199-202) rileva come tratto originale e tipicamente romano di Emporio la presenza dei progymnasmata in un programma intermedio fra quelli del grammaticus e del rhetor, mentre nella scuola greca essi restarono sempre prerogativa dei maestri di retorica. Il trattatello presenta varie somiglianze terminologiche con opere della tradizione retorica latina, come quello di Giulio Vittore e di Giulio Rufiniano e pone particolare attenzione sulla raffigurazione degli affetti e dei moti dell’animo che non sono connaturati a un personaggio, ma lo possono caratterizzare in determinate occasioni: si tratta della pathopoeia, ovvero della raffigurazione del pathos (562, 10-25 Halm). Segue una sezione dedicata alla pragmatica, che descrive gli elementi concreti destinati alla trattazione di una causa (562, 26-29 Halm) e il trattato termina con la quarta parte, la prosopopea, nella quale si descrivono le procedure per raffigurare la persona di un locutore attribuendole le parole opportune nel contesto in cui si trova a operare (562, 30 -563, 21 Halm). Molto velocemente si chiude accennando a progimnasmi come narratio e fabula, fatto che conferma la natura di excerptum dell’opera. [A. Balbo]