Edizione di riferimento:
Eutrope, Abrégé d'histoire romaine, texte établi et traduit par Joseph Hellegouarc'h, Paris, 1999 (Collection des Universités de France)
L'opera fu composta dopo il 369, poiché nella dedica a Valente viene usato l’appellativo di Gothicus, che l’imperatore acquisì dopo la vittoria contro i Goti di Atanarico. Eutropio dice esplicitamente nella breve prefazione di aver scritto un sintetico compendio in ordine cronologico sull’intero arco della storia di Roma per incarico dell’imperatore. Il Breuiarium si articola ordinatamente in dieci libri, dedicati i primi sei all'epoca regia e repubblicana fino alla morte diCesare, gli ultimi quattro all'età imperiale da Augusto fino a Gioviano. La trattazione dedicata al primo periodo della storia di Roma ha struttura essenzialmente annalistica e consiste in un elenco di eventi bellici e di generali, che concede poco spazio alla valutazione degli avvenimenti e alla loro descrizione. Progressivamente il racconto tende poi ad organizzarsi intorno a personaggi emergenti e ad avvenimenti importanti (gli Scipioni, le guerre Mitridatiche, le imprese di Pompeo e di Cesare, le guerre civili, la morte di Cesare) fino ad assumere, nei libri dedicati all'epoca imperiale, un andamento di tipo biografico: per ogni nuovo principe vengono fornite notizie essenziali sulla sua origine familiare, sul luogo di nascita e sull'età in cui assunse il potere, sulle qualità ed i vizi, sulle imprese militari e civili, sul momento, il luogo e i modi della morte, su sepoltura e divinizzazione.
Lo scrupolo nel seguire l'ordine cronologico delinea il quadro dell'accrescersi progressivo del dominio romano, presentato in chiave nettamente positiva, come guidato da senso di giustizia e generosità verso i vinti.
Lo spazio dedicato ai cattivi imperatori è sistematicamente minore di quello dedicato ai buoni imperatori: un giudizio sul modo in cui ognuno seppe amministrare l'impero e sull'evoluzione, o più spesso involuzione, dei comportamenti negli anni di regno non manca mai e segnala una generale adesione alla prospettiva del senato. Talvolta il giudizio assume ampiezza e organicità particolari, come nel caso di Costanzo e degli imperatori che gli sono contemporanei. Una delle caratteristiche più significative dell'opera di Eutropio sta nell'uso frequente della categoria della civilitas per giudicare i comportamenti dei principi: essa indica l'atteggiamento del principe che non abusa del suo potere con misure crudeli e oppressive, ma si comporta verso gli uomini di classe elevata come un eguale, come un cittadino d'altri tempi.
Certamente Livio, o un compendio liviano, è la fonte principale per gli avvenimenti di età repubblicana; per l'epoca imperiale è presente Svetonio, integrato forse con un'altra serie di biografie imperiali non pervenutaci; per gli avvenimenti contemporanei Eutropio riferisce spesso esperienze e conoscenze personali, come dice esplicitamente a proposito della campagna partica di Giuliano: cui expeditioni ego quoque interfui (10, 16, 1). [R. Tabacco]