Edizione di riferimento:
Rhetores Latini Minores, ex codicibus maximam partem primum adhibitis emendabat Carolus Halm, Lipsiae 1863, 585-589 (Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana).
Si tratta di tre brevi excerpta tramandati dai fogli 224v3–29 (De laudibus quarumque rerum e De laudibus urbium, già pubblicati da Eckstein negli Anecdota Parisina), 250v17–251v1 (De historia e de epistolis, in calce alla sezione comprendente Fortunaziano) e 258r30–259v3 (De civili quaestione in calce a quella dedicata a Emporio) del codice grammaticale miscellaneo Paris. BNF latin 7530, scritto in beneventana a Cassino tra il 779 e il 796 (http://archivesetmanuscrits.bnf.fr/ead.html?id=FRBNFEAD000094636), che rappresenta, secondo Louis Holtz, la “sintesi cassinese” delle lettere e delle arti. Halm fu il primo editore della seconda e della terza parte, che pubblicò però in ordine inverso rispetto al manoscritto, per cui nei RhLM i tre frammenti si susseguono nella sequenza de civili quaestione, de laudibus, de historia et de epistolis. Già l’editore tedesco pensava che gli autori delle sezioni fossero diversi. La datazione degli excerpta è incerta; la sezione de epistolis è legata a quella analoga di Giulio Vittore, risalente al IV secolo. La seconda parte del trattato è di notevole importanza per vari motivi: comprende la prima codificazione medievale delle laudes urbium (Nuti); contiene un’importante sezione de historia che esprime “il modo di pensare comune della scuola retorica del tempo e, quindi, degli uomini di cultura che in quelle scuole si formavano” (Lana); accoglie una sezione de epistolis, che costituisce la seconda più antica trattazione di teoria epistolare in latino dopo Giulio Vittore. Il manoscritto può essere consultato all’URL
http://www.europeanaregia.eu/en/manuscripts/paris-biblioth-que-nationale-france-mss-latin-7530/en [A. Balbo]