Edizione di riferimento:
Plinii Secundi quae fertur una cum Gargilii Martialis Medicina nunc primum edita a Valentino Rose, Lipsiae 1875 (in aedibus B. G. Teubneri) .
Nella sua edizione della Medicina Plinii e delle Medicinae ex holeribus et pomis di Gargilio Marziale, V. Rose includeva in calce a quest’ultima un breve testo, diviso in quattro sezioni, che nei codici San Gallo, Stiftsbibl., Cod. Sang. 753 (c. a. 900, cc. 129-133) e Leiden, Bibl. der Rijksuniv., Voss. lat. oct. 92 (inizio del X s., ff. 105v-107v) si legge, senza soluzione di continuità, subito dopo l’ultimo capitolo delle Medicinae ex holeribus et pomis. Rose presentava questo testo come Medicinis ex Gargilio excerptis (e, in effetti, non si tratta di frammenti ma di escerti). I quattro capitoli aggiuntivi sono una sorta di ampliamento dell’opera di Gargilio: il primo è intitolato De uino costato faciendo; il secondo Confectio liquaminis quod oenogarum uocant; il terzo, che non presenta titolo, riguarda la preparazione di un succo di mela cotogna (de malis cydoneis suci confectio); l’ultimo, infine, è intitolato Omfacomeli e mostra come viene preparata questa bevanda medicinale.
La curatrice dell’ultima edizione critica delle Medicinae ex holeribus et pomis, B. Maire, ritiene che questi capitoli non debbano venire integrati nell’edizione del testo gargiliano poiché, in realtà, non si tratterebbe di un testo scritto da Gargilio Marziale bensì di una rielaborazione di materiali forse provenienti dalla trattatistica di questo autore. In mancanza di certezza sulla paternità di questi testi, l’Index del ThlL li colloca sotto la formula autoriale pseudo-Gargilio Marziale. Sempre Maire ha rilevato la presenza di questo additamentum dopo il sessantesimo e ultimo capitolo delle Medicinae ex holeribus et pomis in almeno altri tre testimoni della tradizione manoscritta dell’opera (Bruxelles, Bibl. Roy., 2419-2431, s. XII, Cambridge, Univ. Library, St Peter 222, s. XIII-XIV, e London, British Library 12.E.XX, s XII), ai quali va aggiunto come quarto l’oggi perduto codex Hertensis. [D. Paniagua]