Edizione di riferimento:
Metrologicorum scriptorum reliquiae, collegit recensuit partim nunc primum edidit F. Hultsch, vol. II, Lipsiae 1866 72-75 (Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana).
Il de Asse è un breve trattato metrologico, un tempo attribuito all’agrimensore Balbo, una paternità ora comunemente rifiutata sulla base di ragioni linguistiche e numismatiche, in favore invece di una collocazione tra il terzo e il quarto secolo, tra il regno di Severo Alessandro e quello di Costantino, la cui riforma monetaria costituisce un ragionevole terminus ante quem. Fu l’umanista ravennate Marco Fabio Calvo a porre il trattatello, che forse ricavava dal codice arceriano del Corpus agrimensorum romanorum (Wolfenbüttel, Herzog August Bibl., Guelf. 36.23), insieme con un simile testo attributo a Giulio Africano, in coda alla sua traduzione latina del Corpus Hippocraticum.
Il testo si compone di diciassette brevi paragrafi in cui si sviluppa una stringata trattazione delle suddivisioni generate a partire dall’asse, a cui segue un’analoga spiegazione delle misure che si dipartono dall’oncia. Dati i caratteri di estrema concisione dell’opera, è anche stato supposto che si tratti di un compendio di un testo più ampio. [A. Borgna]