Edizione di riferimento:
Geographi latini minores, collegit, recensuit, prolegomenis instruxit A. Riese, Heilbronne 1878, 133-139.
La Notitia urbis Constantinopolitanae è un regionario dedicato all’imperatore d’Oriente Teodosio II (408-450), concordemente datato, nella stesura pervenutaci, fra il 423 e il 427 (Speck, Havaux). Si ritiene comunemente che i regionari siano documenti amministrativi, legati all’ufficio del prefetto urbano, sebbene ci siano opinioni divergenti sulla natura di questo documento, che è stato in altri casi considerato piuttosto una guida turistica o un panegirico di città (il dibattito è riassunto in Havaux, pp. 9-10, che segnala in due regionari di Roma il precedente e il possibile modello della Notitia). Secondo Matthews, p. 83, l’autore doveva essere un membro a riposo dell’amministrazione del prefetto urbano di Costantinopoli.
Per quanto riguarda la struttura, il testo si presenta diviso in tre parti: una Praefatio (su cui Corsini); 14 paragrafi dedicati alle singole regiones; una Collectio civitatis. Per ogni regione, dopo una breve introduzione, vengono fornite due distinte liste: quella dell’assetto edilizio, a partire dai più importanti monumenti (tutta la terminologia, talora problematica, è attentamente discussa da Drakoulis, pp. 165-180), e quella delle principali figure preposte all’amministrazione e alla custodia di quella regione, le cui specifiche mansioni sono brevemente descritte nel paragrafo relativo alla Regio prima.
Fra la parte centrale della Notitia e la Collectio, che riepiloga in una sommatoria generale i dati partitamente analizzati per le singole regiones, vi sono delle discrasie, che potrebbero dipendere da rimaneggiamenti successivi subiti dal testo (Havaux, pp. 8-9). Secondo Matthews, p. 85, è una caratteristica tipica delle liste documentarie il non essere più aggiornate con coerenza, sì che precedenti versioni di un documento possono lasciare tracce di situazioni che in prosieguo di tempo non risultano più adeguate.
Una particolarità meritevole di essere sottolineata è che già Roma era stata divisa da Augusto in 14 regiones. Non è chiaro, tuttavia, se a progettare una analoga ripartizione della sua nuova capitale in 14 regioni sia stato lo stesso Costantino oppure un qualche successore, come Teodosio I (Mango).
Secondo Havaux, il documento sarebbe una riprova che Costantinopoli aveva ormai superato Roma in importanza, nonché un mezzo utilizzato dalla corte orientale per celebrare la dinastia Teodosiana e sostenere propagandisticamente la propria concezione dell’impero e di Costantinopoli come centro del potere.
Al di là di singoli particolari contraddittori e delle possibili letture politico-ideologiche, la Notitia urbis Constantinopolitanae rimane «the single most important source for the early history of the city of Constantine» (Matthews, pp. 82-83). [F. Giannotti]