Edizione di riferimento:
Plinii Secundi Iunioris qui feruntur de medicina libri tres, ed. A. Önnerfors, Berlin 1964 (Corpus medicorum latinorum, 3).
Quest'opera fu compilata nel IV secolo d.C, probabilmente fra il 300 e il 350. Una menzione del testo nel De medicamentis di Marcello Empirico rafforza questa ipotesi. Si tratta di una raccolta di più di 1.100 ricette, distribuite sistematicamente in tre libri: il primo contiene i rimedi per le patologie dalla testa al petto, il secondo i rimedi per le patologie dal petto ai piedi, e il terzo i rimedi per altre malattie non localizzate, come febbri, avvelenamenti e morsicature.
L'autore dichiara nella prefazione che lo scopo della raccolta è quello di offrire un vademecum terapeutico alle persone in trasferta, per evitare la necessità di ricorrere a medici che frequentemente risultano fraudolenti ed inutili relativamente alla guarigione del malato.
Il materiale proviene parzialmente dalla Naturalis historia di Plinio il Vecchio (in particolare dai libri XX a XXXII), ma anche da altre fonti mediche non identificate. La riorganizzazione e la ridistribuzione del materiale in rubriche e l'arrangiamento in base alla disposizione delle malattie a capite ad calcem evidenziano un intenso lavoro da parte del compilatore, che nella maggior parte dei manoscritti è menzionato come Plinius Secundus Junior, di cui non si sa nulla al di là di quanto si legge nell'opera stessa. [D. Paniagua]