Edizione di riferimento:
Vibius Sequester edidit Remo Gelsomino, Lipsiae in aedibus B. G. Teubneri 1967.
L’opera, di datazione incerta (ma probabilmente del IV-V sec. d.C), contiene una raccolta dei toponimi menzionati nelle opere dei poeti latini Virgilio, Ovidio, Lucano e Silio Italico, nonché di alcuni riferimenti geografici provenienti non dalle composizioni poetiche ma da opere esegetiche relative ad esse. I toponimi – che, com’è indicato dal titolo latino, comprendono fiumi, fonti, laghi, boschi, paludi, monti e popoli – sono disposti in ordine alfabetico, ma soltanto dell’iniziale del nome (“in litteram digesta nomina”) secondo l’uso antico. Fiumi e monti, in questo ordine, sono di gran lunga le categorie proporzionalmente più estese di quante fanno parte dell’opuscolo.
Il testo è tramandato dal noto codice Vaticano lat. 4929, all’interno di una sezione di argomento storico-geografico formata anche dal compendio di Giulio Paride, dal De praenominibus di Tizio Probo, dai Septem mira e dalla Chorographia di Pomponio Mela. [D. Paniagua]