Edizione di riferimento:
Antonii Musae De herba Vettonica liber, Pseudoapulei Herbarius, Anonymi De taxone liber, Sexti Placiti Liber medicinae ex animalibus, ediderunt E. Howald et H. E. Sigerist, Leipzig-Berlin 1927 (Corpus medicorum latinorum. Vol. 4)
L’opuscolo di contenuto iatromagico intitolato De taxone è trasmesso insieme al trattato De herba uettonica, all’Herbarius dello pseudo-Apuleio e al Liber medicinae ex animalibus di Sesto Placito all’interno del corpus di argomento fitoterapeutico edito parzialmente da Howald e Sigerist. La datazione specifica, l’identità dell’autore e il contesto di produzione dell’opera continuano ad essere tutt’ora questioni senza risposta precisa.
L’opera riproduce la comunicazione epistolare fittizia di Idpartus/Partus (a quanto pare forme corrotte di un corretto Hipparcus), re d’Egitto, con Ottaviano Augusto. La Lehrepistel fu una tipologia formale di grande sucesso durante tutto il Tardoantico per la codificazione e trasmissione dei saperi medici e in questo senso il De taxone viene a inserirsi nel solco di una tradizione ben consolidata e duratura nel tempo.
L’epistola riferisce le proprietà iatromagiche delle diverse parti del tasso (denti, piedi, adipe, sangue, cervello, fegato, pelle, carne e testicoli), il modo giusto di procedere all'estrazione delle parti dell’animale e la precatio che accompagna questa operazione. L’uso del tasso descritto nell’opuscolo ha una funzione sostanzialmente preventiva sia in forma di rimedio sia in forma di amuleto.
La tradizione manoscritta dell’opuscolo è divisa in due famiglie, denominate α e β dai curatori dell'edizione (Howald e Sigerist), due famiglie che in pratica rappresentano due redazioni diverse del testo, per cui furono editi come testi autonomi. Per costituzione del testo della recensio α sono utilizzati i manoscritti Lucca, Bibl. Stat. 296 e London, Brit. Lib., Harley 4986, mentre per la recensio β gli editori si basano sui manoscritti Montecassino, Bibl. dell’Abb., V.97, Wien, Österr. Nationalbibl., lat. 93, e Berlin, Hamilt. 307. [D. Paniagua]