Edizione di riferimento:
Vitae Vergilianae antiquae, recc. G. Brugnoli et F. Stok, Romae 1997, 143-157.
Il commento virgiliano di Servio è preceduto da una breve biografia di Virgilio, la cosiddetta Vita Serviana (cfr. Suerbaum 1981, p. 1180). Essa ricalca, per funzione e contenuto, quella Donatiana: come nel caso di Donato, infatti, la biografia di Servio è collocata in testa al commento, quale introduzione alla lettura delle opere virgiliane. In Donato, però, la biografia manteneva una posizione indipendente dalla successiva Praefatio alle Bucoliche, come si evince dall’incipit di quest’ultima, che annuncia il passaggio dall’autore (de auctore) all’opera (de ipso opere), ed avverte questa seconda parte è articolata in rubriche (titulus; causa; intentio; numerus; ordo; explanatio). Servio integra invece la Vita in questo schema (e la include quindi nella Praefatio), delineando lo schema che in epoca medievale assumerà il nome di accessus: in exponendis auctoris hace consideranda sunt: poetae vita, titulus operis, qualitas carminis, scribentis intentio, numerus librorum, ordo librorum, explanatio.
Diversamente da quella di Donato, inoltre, la Vita di Servio è integrata nella Praefatio all’Eneide (mentre nel commento di Donato la Vita precedeva la Praefatio alle Bucoliche): l’ordine seguito da Servio, infatti, è Eneide-Bucoliche-Georgiche, mentre Elio Donato seguiva l’ordine Bucoliche-Georgiche-Eneide.
Anche per quel che riguarda il contenuto Servio si basa in larga parte su Donato, ma lo sintetizza fortemente ed aggiunge alcune notizie assenti nella fonte. La stringatezza della Vita serviana, pur trovando riscontro nella riscrittura della Praefatio alle Bucoliche (più breve e stringata di quella di Donato: cfr. Naumann 1975; Monno 2006; Holtz 2011), potrebbe però essere in parte dovuta alla perdita di qualche parte della Vita, nel corso dela tradizione manoscritta: lo fa pensare il fatto che Servio, nella Praefatio alle Bucoliche, cita Donato sull’ordine di composizione delle opere di Virgilio con la notazione quod etiam in poetae memoravimus vita, rinvio che non trova riscontro nella Vita che noi leggiamo (cfr. Norden 1906).
Servio, inoltre, non si limita a riassumere i dati che leggeva nella Vita di Donato, ma aggiunge le seguenti notizie:
- il nome della madre: Magia (forse dedotta dal nome del suocero indicato da Donato: Magius);
- la localizzazione regionale di Mantova: quae civitas est Venetiae (rispecchia la divisione amministrativa vigente nell’età di Servio);
- in luogo di Roma, quale città nella quale Virgilio avrebbe continuato gli studi, iniziati a Cremona e Milano, Servio indica Napoli;
- l’elenco delle opere giovanili di Virgilio include anche la Copa (assente nell’elenco di Donato); Servio accredita inoltre senz’altro come virgiliano il poemetto Aetna, sulla cui autenticità Donato aveva dei dubbi;
- fra le iniziative di Vario e Tucca editori dell’Eneide Servio aggiunge l’eliminazione dell’episodio di Elena (2, 566-589). Questa notizia era probabilmente fornita da Donato nell’introduzione all’Eneide e poi nel commento al libro II, come fa pensare la versione del Servius Danielis.
Una parte della tradizione manoscritta completa la Vita con quella che è considerata un’interpolazione (nonostante sia stata accreditata dagli editori Harvardiani): in essa si afferma che Virgilio morì a Taranto mentre si recava a visitare Metaponto; segue la notizia della sepoltura a Napoli, fornita anche da Donato, ed il testo dell’epitafio.
Quella di Servio è la Vita di Virgilio che ebbe maggiore diffusione nel Medioevo, essendo unita al commento virgiliano. Essa influenzò anche la tradizione delle vite medievali di Virgilio, non solo per lo schema dell’accessus che essa propone in apertura, ma anche per il contenuto: sono numerose, infatti, le vite medievali che hanno utilizzato la Vita Serviana come fonte principale, per lo più assieme ai lemmi virgiliani del Chronicon di Girolamo (cfr. Suebaum 1986; Stok 1991).
Oltre che nelle edizioni serviane e in mlte edizioni virgiliane, la Vita Serviana è pubblicata anche nelle raccolte delle Vitae Vergilianae: Nettleship 1879, pp. 21-24; Diehl 1910, pp. 40-43; Brummer 1912, pp. 68-72; Hardie 1954 (19572), pp. 17-20 (1966: pp. 21-24); Bayer 1958, pp. 582-85 (19702, pp. 242-44, con traduzione tedesca); García 185, pp. 16769 (trad. spagnola); Brugnoli-Stok 1991, pp. 448-49; Brugnoli-Stok 1997, pp. 137-57; Ziolkowski-Putnam 2008, pp. 202-05 (con traduzione inglese). [F. Stok]