Edizione di riferimento:
P. Vegeti Renati Digestorum artis mulomedicinae libri edidit Ernestus Lommatzsch, accedit Gargili Martialis De curis boum fragmentum, Lipsiae in aedibus B. G. Teubneri, 1903.
Il breve testo veterinario Curae boum ex corpore Gargili Martialis trasmesso dal codice Leiden. Voss. lat. F. 71 non è un’opera autentica di Gargilio Marziale, almeno nello stato in cui ci è pervenuto. Lo studio dello stile e della sintassi di Gargilio escludono una tale possibilità.
Come indica il titolo, l’opuscolo contiene una serie di rimedi di natura medicinale e iatromagica che servono a guarire i buoi malati. I rimedi sono presentati sostanzialmente in accordo col tradizionale criterio espositivo medico a capite ad calcem e occasionalmente mostrano parallelismi sul piano precettistico con Catone, Columella, Plinio, Vegezio, la Mulomedicina Chironis e Pelagonio, autori che potrebbero essere stati adoperati come fonti. La cronologia dell’opera (forse in realtà una semplice raccolta di excerpta veterinari) è sconosciuta e negli studi più recenti, sulla base dei parallelismi precedentemente invocati, si propende per ipotizzare una datazione dal V secolo in avanti. [D. Paniagua]