Edizione di riferimento:
Consentius, Ars de barbarismis et metaplasmis, recensuit M. Niedermann, Neuchatel 1937.
L’accostamento di barbarismi e metaplasmi viene suggerito a Consenzio dal modo simile in cui questi due fenomeni vengono prodotti. Mentre gli altri grammatici che trattano vitia et virtutes orationis cominciano dai barbarismi, Consenzio discute prima i metaplasmi, convinto che la loro regolarità e il loro fondamento nella tradizione poetica li renda più immediatamente comprensibili dei barbarismi, e quindi in un certo senso propedeutici all’illustrazione di questi ultimi. La trattazione dei quattordici tipi canonici di metaplasmo rispecchia senza troppe differenze quella della tradizione grammaticale, con molti esempi comuni. Dove Consenzio si differenzia in maniera sostanziale dalla tradizione è nella trattazione dei barbarismi: egli critica esplicitamente gli altri grammatici perché illustrano i barbarismi con esempi poetici, sottolineando la contraddittorietà di questa prassi, e dichiara di fornire esempi tratti dalla lingua quotidiana. La lista dei barbarismi di Consenzio è da lungo tempo studiata come fonte privilegiata per il cosiddetto “latino volgare”, nonostante non manchino esempi tradizionali o addirittura verosimilmente inventati. Per esigenze di completezza, Consenzio tratta anche il tema delle differenze tra barbarismo e solecismo e i casi dubbi tra queste due categorie.
Fa da appendice al testo l’originale sezione sulla scansione dei versi (De scandendis versibus); la connessione tra questo tema e il resto dell’opera sta nel fatto che diversi metaplasmi, soprattutto synaliphe ed ecthlipsis, sono coinvolti proprio nella scansione del verso.
Il De barbarismis et metaplasmis è tràdito in tre manoscritti: Basilea, Universitätsbibliothek, F III 15 d (s. viii); Monaco, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14666 (s. ix); Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, lat. Z. 497 (s. xi). L’editio princeps fu pubblicata da Buttmann nel 1817. E' in corso di stampa una nuova edizione a cura di chi scrive, con testo critico, traduzione e commento (Oxford). [T. Mari]