Grammatici Latini, VII. Scriptores de orthographia. Terentius Scaurus, Vellius Longus etc., ex recensione H. Keilii, Hildesheim 1961, 216,8-14 (reprografischer Nachdruck der Ausgabe, Leipzig 1880).
La parte – decisamente breve – del De orthographia di Papirianus epitomata nell’omonima opera di Cassiodoro riporta notizie sulla storia della lingua latina (per esempio sul passaggio dalla desinenza bisillabica -ai del genitivo singolare alla monosillabica -ae), cerca di motivare etimologicamente alcune grafie e, soprattutto, si concentra sulla corretta forma che le preposizioni assumono nelle parole composte. Le fonti espressamente nominate sono Varrone, Velio Longo, Cesellio Vindice e Donato. Gli esempi sono tratti da Virgilio. Se accettiamo l’identificazione di Quinto Papirio con Papiriano, possediamo anche un brevissimo frammento a proposito della pronuncia della sillaba ti. [S. Mollea]