Edizione di riferimento:
Theodori Prisciani Euporiston libri III, cum physicorum fragmento et additamentis pseudoTheodoreis, editi a Valentino Rose ; accedunt Vindiciani Afri quae feruntur reliquiae Lipsiae 1894, pp. 428-463 (Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana).
Questo trattato si è conservato in più redazioni, nessuna delle quali corrisponde al testo originario. Secondo la prefazione, il testo è costruito sulla base di fonti greche e tratta delle diverse parti del corpo umano e del loro funzionamento (capitoli 1-17). I capitoli restanti (18-25) riguardano il concepimento, l’importanza del numero sette, l’embriologia e la nascita. Dinanzi all’impossibilità di ricostruire un testo uniforme a partire dalle singole testimonianze, Rose curò edizioni in parallelo delle versioni tramandate da cinque manoscritti presalernitani. Sudhoff ne pubblicò altre due redazioni presenti in altrettanti codici bassomedievali e Schipper ne pubblicò ancora una terza, recentemente edita e tradotta dalla Cilliers:
- Vindiciani Gynaeciorum recensio M: München, Clm 4622, s. XII, f. 40r-45r
L. Cilliers, «Vindicianus’s Gynaecia: Text and Translation of the Codex Monacensis (Clm 4622)», JML, 15, 2005, p. 153-236 [166-195]
Il trattato è tramandato conforme alla struttura di epoca salernitana e aggiunge un buon numero di adizioni provenienti dalle Etymologiae di Isidoro di Siviglia e, secondo Cilliers, un passo dello Ps.-Aurelio Vittore, Epitome de Caesaribus, nel capitolo 24. La similitudine testuale di questa presunta interpolazione è scarsa. [M. E. Vázquez Buján]